Home - PROGETTO: DA BOLOGNA… UN PONTE PER BUKAVUPresentazione Il progetto,ideato e condotto insieme all'Oratorio S.Giacomo di Imola, è l’ideale prosecuzione, nella città di Bukavu, di quello più ampio denominato “Formazione+Lavoro=Dignità” ed è indirizzato alle donne vittime di stupro di guerra e i loro bambini. Come il progetto “madre” F+L=D ha una doppia valenza: 1. pratica, con azioni mirate per aiutare le vittime a riprendersi nel corpo e nello spirito e ad avere, attraverso l’alfabetizzazione e l’apprendimento di un mestiere, la capacità di mantenere se stesse e i figli, al fine di acquisire nuovamente dignità. 2. culturale, indirettamente per questo progetto, al fine di mettere a punto un sistema di buone pratiche di intervento e di diffonderlo il più possibile tra gli addetti ai lavori, in modo da formare il più vasto numero di operatori. Sensibilizzare, attraverso precise azioni (radio, convegni, incontri, articoli on line) l’opinione pubblica e fare azioni di pressione sulle istituzioni per arrivare alla cause, radice delle guerre.
Obiettivi Il progetto presentato è azione singola estrapolata dal prog. “Formazione+Lavoro=Dignità” Obiettivo: proseguire l’azione umanitaria intrapresa per le donne violate per motivi di guerra - continuare ad offrire supporto medico vicino alla loro vita quotidiana: visite periodiche per migliorare la guarigione dalle gravi ferite ed interventi chirurgici conseguenti, servizio gratuito di trasporto urgente all’ospedale di Panzi - costruire un piccolo centro nel villaggio di Katana come appoggio per il medico di Kitumaini - rafforzare occasioni di avvio al lavoro per reinserimento sociale - rendere permanente l’attività episodica di integrazione alimentare per bambini malnutriti Parallelamente a tale azione continuerà l’attività scientifico/culturale a Bologna mettendo a confronto le “buone pratiche” che OnG ed org.umanitarie sperimentano sul campo, con gli studi sviluppati nelle Università.
Risultati attesi Risultato generale: stabilizzazione della drammatica situazione umanitaria delle donne dei villaggi nei dintorni di Bukavu e dei loro figli. Ridare fiducia a tutte le donne con cui si è in contatto anche se non sarà possibile dare assistenza medica a tutte nel periodo di un anno. Reinserimento nella vita sociale delle donne che per la gravità della loro situazione hanno tardato ad inserirsi nelle attività agricole o artigianali. Ridurre gli effetti nefasti della malnutrizione nei bambini malnutriti con almeno due razioni integrative alimentari settimanali e per un periodo di almeno tre mesi.
IL PROGETTO DEDICATO AL SEN. GIOVANNI BERSANI E A GIORGIO SARANISi desidera ricordare due persone che hanno contribuito a questa missione umanitaria e di cooperazione internazionale in modo determinante e che ci hanno lasciato nel corso del progetto stesso. Il Sen. Giovanni Bersani, deceduto il 24 dicembre 2014, fondatore di Pace Adesso Peace Now, è stato l’ideatore del progetto a favore delle donne violentate per motivi di guerra nella città di Bukavu.
Giorgio Sarani, deceduto il 27 maggio u.s. a soli 50 anni, animatore dell’associazione Oratorio san Giacomo di Imola, ha seguito giorno dopo giorno l’evolversi del progetto avvenuto in due fasi, dalle prime donne accolte nel centro di Cireja alle ultime accolte nel nuovo centro di Miti. In tutto quasi 3.000 donne e un numero imprecisato di bambini, si pensa oltre i 18.000. Giorgio nei giorni precedenti la sua morte era impegnato a far decollare un progetto di sicurezza alimentare proprio per questi bambini che, per la maggior parte, soffrono di malnutrizione ed in particolare i bambini frutto delle violenze perché primi ad essere abbandonati quando il cibo scarseggia. PhotogallerySostenitori |